I migliori coltelli per l’intaglio del legno
Ciao ragazzi come state? Un caloroso benvenuto ai nuovi lettori! Oggi parliamo di un argomento sempre di grande attualità nell’ambiente degli intagliatori, ovvero quali sono i migliori coltelli per l’intaglio del legno.
Per una fortunata congiunzione astrale siamo anche ancora in tempo per farci un’idea e magari chiedere un bel coltello nuovo a Babbo Natale! 🤩🤣🤣
Avevo già pubblicato un articolo su come scegliere il proprio coltello. Mi ero avvalsa dell’esperienza di Vladimir di Home Wood Spirit, qui il link per leggerlo. Ma ora è giunto il tempo di dare anche la mia impressione!
Gli albori
Quando ho iniziato questo meraviglioso viaggio nel mondo dell’intaglio del legno ero armata di un taglierino da carta, il classico cutter a lama retraibile. A parte il pericolo, è un esperienza che non auguro a nessuno!
L’unico fattore positivo è che il cutter ha una lama molto sottile, ma perde molto facilmente il filo dell’affilatura o si rompe. Ma la cosa negativa principale è che non è creato per avere la forza sufficiente da resistere alla forza che si deve applicare per fendere il legno. Né la sua lama né tanto meno il manico in plastica.
Ho immediatamente capito che non avrei potuto continuare in questo percorso se non mi fossi attrezzata di uno strumento valido. Però questo l’ho realizzato solo quando sono passata dal guardare video tutorial al decidere di provare. Dovevo capire se per me era una cosa fattibile, oppure una cosa da tenere come un piacere solo da guardar fare agli altri.
Ho prodotto il mio primo oggetto degno di “valore” nonostante i mezzi di fortuna del momento. Avevo solo un tutorial, un rettangolo di abete douglas, molto vecchio, secco e trattato da esterni e un cutter da carta. Quando mi sono ritrovata il mio Panda nelle mani ho deciso di passare ad un vero e proprio coltello da intaglio.
Coltelli Stubai (Austria)
Muovevo in quei giorni i miei primi passi nel mondo dell’intaglio. Uno dei miei difetti conclamati è che sono impaziente e non mi sono data tempo di informarmi adeguatamente. Ho solo pensato alla cosa più semplice, aprire la app di Amazon e scrivere: “coltelli da intaglio legno”.
Mi sono così ordinata uno Stubai n.510501:
Mi ricordo che non vivevo più aspettando i pochi giorni che mi separavano dalla consegna. Quando arrivò nella sua custodia di plastica ero rimasta stupita dal fatto che aveva un manico lunghissimo, ben 20 cm!
Vi chiederete perché ho scelto questa marca. Veramente ci tengo a sottolineare che non è stata altro che una scelta obbligata. Sembra assurdo ma, almeno nel marketplace italiano, era l’unica marca acquistabile, si poteva solo scegliere alcune forme e dimensioni della lama.
Ho provato immediatamente ad usarlo e non potete immaginare la mia delusione cocente nello scoprire che, per me, è un coltello inutile. Primo tra tutto una insensata lunghezza di manico che lo rende solo scomodo, non particolarmente ergonomico nemmeno alla presa. Ma per me il problema principale sta nella lama.
Nonostante venga dichiarata una lama di acciaio di qualità superiore e molto facile da tenere il filo io trovo solo che ha una lama spessa, con un affilatura davvero dozzinale. A volte mi domando come possano esistere persone (e ci ho anche parlato e quindi esistono!) che possano valutarlo un buon coltello. Io sinceramente ho rimpianto il taglierino.
A nulla sono servite le ulteriori affilature. E’ rigido e spesso. L’unica cosa non contestabile è la forma della lama. La lama dritta, per me, è valida per quasi tutto il lavoro di intaglio, dalla sfoltitura anche ad arrivare a produrre piccoli tagli, certo non troppo dettagliati.
Kit di taglierini
Estremamente delusa, visto anche il costo non proprio regalato di circa 25 euro, mi convinco che allora un taglierino con un corpo metallico, magari con la possibilità di avere un vasto cambio lame, potrebbe fare al caso mio.
Quindi mi ordino un kit per, mi sembra più o meno 25 euro:
Certo l’impugnatura a penna non è il massimo per certi generi di lavori, tipo la sfoltitura dell’immagine. Ma nel kit è compreso anche uno porta lama un po’ più grassoccio che si riesce ad usare bene.
Il fatto poi, di avere a disposizione 26 lame, è un grande vantaggio. Si possono cambiare a seconda di cosa abbiamo bisogno di fare e quindi coprire tutta la gamma di usi. Per esempio la lama a mezzaluna è stata fantastica nell’aiutarmi a fare molto velocemente un faro dalla forma arrotondata.
Secondo me la cosa che dovrebbero avere veramente dei buoni coltelli da intaglio è una lama sottile. Quelle di un cutter sono fin troppo sottili, quindi eccessivamente facili da rompere. Da qui l’esigenza di avere un coltello che combini più fattori:
- una lama sottile, ma resistente ai tagli anche nei legni più duri
- una lama capace di non perdere facilmente il filo
- un manico di misura non più ampia del palmo
- un manico ergonomico per evitare l’affaticamento della mano
Coltelli M-Stein (Slovacchia)
Lo scorso Natale ho avuto la grande fortuna di scoprire un set di coltelli M-Stein. Sono coltelli non troppo famosi in quanto vengono prodotti artigianalmente. Mi hanno cambiato la vita! Davvero pratici e con ottime affilature, con questi ci ho fatto quasi tutti i miei lavori.
Questo è modello N2:
Mi piace moltissimo! La cosa che mi ha colpito più di tutto è il manico. Pur non essendo particolarmente ergonomico è fatto in legno non laccato e assorbe piacevolmente l’umidità della mano anche durante i momenti più complicati. Certo, i coltelli non rimangono puliti a lungo! 🤣🤣🤣
La lama è resistente ma sottile, è abbastanza flessibile e versatile. Considerate anche sempre a cosa vi serve il coltello. Io faccio oggettini di pochi centimetri, quindi ho bisogno di avere precisione e tagli sicuri.
Forse però ora questa è una digressione doverosa. Dall’articolo potrebbe solo emergere che “io so” e voi vi affidate e scegliete dei coltelli più in base ai miei suggerimenti, che di quello che ne avete bisogno.
Cosa vorreste iniziare ad intagliare?
E’ fondamentale che vi sia ben chiaro che genere di intagli vorrete andare a provare. Avevo fatto un interessante tutorial, andate a rivederlo, questo vi potrebbe mettere sulla giusta strada per capire a che genere di lavoro siete orientati.
E’ chiaro che se comprerete il mio set di coltelli preferiti e la vostra mira è provare a fare cucchiai, rimarrete tremendamente delusi in quanto proprio la forma della lama non è decisamente adatta a questo genere di lavori.
Ogni lavoro ha le sue tecniche e ogni lavoro ha i suoi coltelli ideali. Per esempio se avete una sega a nastro, o da traforo non avrete molto bisogno di coltelli da sgrossatura. Il più di quel lavoro viene fatto dalla sega e vi potrete dedicare immediatamente alla forma e ai dettagli.
Ci sono lavori che vanno fatti quasi esclusivamente tramite sgorbie. Altri che sono ricchi di dettagli ed è caldamente consigliato di avere almeno un paio di coltelli a lama differente. Altri ancora, tipo il fan-carving che necessitano di coltelli studiati apposta per i lavori più particolari.
In generale il coltello a lama dritta è il più classico e quello che si presta a più usi. Poi è chiaro, più l’impegno diventa serio, più si acquisisce manualità. Di conseguenza, aumenta il bisogno di affidarsi a più utensili e a più coltelli.
Poi va sempre tenuto in considerazione che, come dico sempre, da qualche parte bisogna pur iniziare. Non fasciatevi la testa, di sicuro quello che andrete a scegliere oggi sarà il vostro primo coltello. Questo è già un sottinteso… di tanti altri! 😉
Fate esperienza!
La pratica vi serve per scoprire cosa non vi piace e che cosa vi piace. Così vi dirigerete sempre di più verso il coltello da intaglio perfetto. Ma non dimenticate mai, che deve essere perfetto per voi. Non per me, non per grandi artisti, non per i vostri idoli, ma per voi! Il coltello, come la sua scelta, è una cosa estremamente personale.
Ci sono persone che vi diranno che intagliano solo con coltellini da tasca, e fanno anche dei lavori stupendi. Io ho provato, e ora so che non riuscirei mai a produrre nulla di valevole. Ne riconosco l’utilità di averlo sempre in tasca pronto a qualsiasi evenienza, ma lo trovo scomodissimo. Lavorandoci per un paio di ore avevo la mano distrutta.
Dopo i coltelli M-Stein ho avuto il piacere di provare anche il famosissimo Flexcut. A volte sorrido al pensiero che un assoluto beginner avvii la sua attività partendo da un Flexcut, da un Drake, un Occ o l’inarrivabile Helvie. Queste sono tutte marche famose di coltelli al top di gamma.
A mio avviso partire direttamente da loro è uno spreco, ancora non saprete se quello che state andando a provare sarà veramente una cosa importante nella vostra vita, o un hobby dei tanti. E in secondo luogo partendo dal top non vi lasciate spazio allo sperimentare la difficoltà.
Sembra un suggerimento assurdo ma come in tutte le cose se salite dal basso il bello è godersi la strada. Cambiare coltello è sentire la differenza quando è ora di sentirla. Se avessi avuto un Flexcut quando ho provato a fare il mio primo Panda mi sarei sentita di disonorare quel coltello.
Invece provando, sbagliando, affinandosi, si arriva a sentire quando un coltello è davvero un top di gamma. Ma ricordate che il coltello è un aiuto, certo uno strumento fondamentale e necessario, ma quello che conta è anche la gavetta.
Quello che vi farà passare da un lavoro grezzo ad uno veramente sofisticato è la vostra esperienza. Allo stesso modo è la vostra esperienza che saprà sfruttare tutto il valore di un buon coltello!
Coltelli Flexcut (U.S.A.)
Come vi dicevo ho avuto l’onore di provare un Flexcut, coltello da dettagli KN13:
Non ha paragone con nulla che abbia mai provato fino ad ora. La lama fende i legni che più amo usare tiglio, betulla, pioppo, abete, pino, con una semplicità e una precisione impressionante.
La lama è affilatissima, sottile, estremamente affidabile e resistente. L’impugnatura assolutamente ergonomica, anche se a tratti rimpiango il potere assorbente di M-Stein. Con questo coltello ho fatto interamente questo progetto di cui vado molto fiera:
Con i coltelli che avevo non avrei potuto fare questi dettagli, questi tagli difficili, perché tengo a sottolineare che entrambe le figure vengono da un pezzo unico, non sono assemblati. Questo grazie ad un coltello che è un portento, ma che era adatto a questo progetto!
Questo è un coltello adatto ai dettagli, fantastico per intagliare l’espressioni di un viso, le rughe intorno agli occhi, tutto quanto ha dimensioni anche di pochi millimetri. Anche se può farlo non è il miglior coltello da usare per sfoltire una figura.
Conclusioni
Se andrete avanti nel vostro intento di diventare intagliatori vi assicuro che vi attrezzerete al meglio. Avrete alla fine un bel parco coltelli e vi troverete a desiderare sempre altri coltelli di forme di lama che non avete ancora sperimentato. Sono tutti utili!
Quel che va anche detto è che, normalmente, almeno nel mio caso, a meno che non sia un progetto molto articolato, cerco di rimanere nel limite dei 2 coltelli. Un coltello diciamo multiuso, con il quale riesco a sfoltire bene la figura e anche fare alcuni particolari. Più un coltello che uso solo per i dettagli più piccoli, per via della sua lama appuntita o delle sue ridottissime dimensioni.
Se guardate bene anche i vostri begniamini, quando fanno i loro tutorial, non usano quasi mai più di due coltelli. Ricordate anche questo quando verrete presi dalla foga di riempire il vostro garage! 🤣 Cosa buona e giusta 😉😉, io per esempio sono una patita e vorrei molte marche, molte forme e molte misure diverse, ma lo devo ammettere, sfocio nel collezionismo non nel bisogno!
Io amo questo hobby e quello che voglio è mantenere quante più persone possibili attaccate con amore a questa arte. Dicendovi: compratevi un Helvie o non farete mai nulla di buono. Senza un Flexcut non raggiungerete mai un buon livello. Vi darei, a mio avviso, nelle mani la ricetta per un disastro.
Impegnerete molti soldi, proverete, e semplicemente per la vostra inesperienza produrrete un oggetto grezzo. A questo punto il passo di pensare ho il coltello migliore del mondo e ho fatto solo questo potrebbe portarvi a deludervi, magari anche ad abbandonare. Peggio ancora tacciare il coltello di colpe che non ha.
Io vi consiglio di partire dal basso, anche con solo un coltello. Badate che non sia pericoloso, che sia confortevole, che grazie ad una lama sottile fenda bene il legno per ridurre l’affaticamento. Donatevi tutto quello che vi possa far iniziare confortevolmente e ricavarne un’esperienza degna di nota.
Il fatto poi di vedervi migliorare, grazie all’esperienza che mano a mano acquisite, vi suggerirà di affinarvi anche nella scelta dei coltelli, solo così arriverete a scoprire i veri migliori coltelli da intaglio del legno!
Siete ancora affamati di informazioni? La recensione sui coltelli Focuser Carving vi aspetta nella categoria delle ATTREZZATURE! A presto 😘😘😘
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