Sega da traforo Scheppach
DECO SL
Nuovo acquisto, nuova recensione! 🎉 Oggi vi parlo della sega da traforo Scheppach DECO SL. Ma partiamo subito dalle basi per fare chiarezza a tutti di che cosa stiamo parlando. E quindi rispondere il più facilmente possibile alla domanda:
Che cos’è una sega da traforo elettrica o oscillante?
Una sega a traforo è un tipo particolare di sega che grazie all’opportunità di sganciare la lama si può usare per tagliare all’interno del pezzo senza doverne modificare i contorni o fare una riga di taglio fino al punto interno desiderato. Si usa principalmente per compiere tagli curvilinei e intarsi di grande precisione anche con curve strette.
Si chiama oscillante per il principio di taglio. La sua lama corta oscilla in basso e in alto per effettuare il taglio. Per semplicità possiamo dire che usa lo stesso principio di una macchina da cucire.
Esiste anche la stessa variante manuale e consiste in un archetto con fissata all’estremità una piccola lama. Questa particolare forma lascia l’opportunità di potersi muovere agevolmente all’interno degli intarsi producendo tagli rotondi, curvilinei o particolari di ridottissime dimensioni e con una certa precisione.
Con una sega da traforo normalmente si possono tagliare diversi materiali quali:
- Legno
- Plexiglas
- Vetroresina
- Gommapiuma
- Gomma
- Cuoio
- Sughero
Decidere di comprare una sega da traforo elettrica o manuale è una decisione sostanzialmente legata alla mole di lavoro che uno ha, o da quante volte usa questo strumento, o che genere di lavori sta provando ad effettuare.
Avevo comprato un paio di anni fa una sega a nastro, la Einhell TC SB 200/1, e ne sono ancora molto soddisfatta. Mi è nata l’esigenza di questa sega da traforo nel momento in cui ho deciso di provare a dedicarmi a produrre miniature.
Essenzialmente possono sembrare due seghe pressoché identiche. Ma questo è l’errore di molti che comprano un traforo e poi lamentano che non è preciso abbastanza o che manca di potenza. Per cui vediamo insieme le principali:
differenze tra la sega a nastro e la sega da traforo oscillante
Diciamo che la prima grandissima differenza sta proprio nella peculiarità della sega da traforo che vi ho descritto poco fa. Ovvero la possibilità di raggiungere il cuore del nostro lavoro e poter segare tranquillamente all’interno di esso senza modificare altre parti per arrivarci.
Inoltre è importante ricordare che la sega a nastro ha una lama lunga e continua che scorre essenzialmente come un nastro. Quella della sega da traforo è oscillante dal basso in alto. Va da se che i tipi di taglio che si possono effettuare sono ampiamente differenti. Come è nettamente differente anche la precisione e la pulizia del taglio.
Altra importante differenza è la conformità della macchina stessa. Una sega a nastro va utilizzata da in piedi e il pezzo va spinto verso la lama basandosi solo sulla maneggevolezza del pezzo più che delle sue dimensioni effettive. L’unico limite è la dimensione del piano di lavoro che consente una larghezza massima del pezzo di circa 15 cm sul lato sinistro, dopo di che si va a colpire la struttura della sega.
La sega da traforo invece, ha l’archetto, detto anche collo di cigno, che permette invece di tagliare o muoversi nei tagli con pezzi di circa 40 cm prima di toccare la macchina. In più è una sega che va utilizzata da seduti, si spinge in pezzo verso la lama che sta di fronte a noi, non ha impedimenti laterali, solo i centimetri che ci distanziano dal collo di cigno.
Passiamo poi alla potenza, riferendomi ovviamente alle mie seghe, si passa da un 250 W della sega a nastro fino ai modesti massimi 90 W della sega da traforo. Questo perché pur essendo una sega a tutti gli effetti non è adatta a legni troppo densi o particolarmente alti. E’ una sega che da il suo massimo nel segare al massimo 2 cm di altezza nonostante i suoi dichiarati 5 cm.
Essendo poco potente ad ogni taglio con legni duri o particolarmente alti risulta affaticata e sempre meno precisa nel taglio e quindi con maggiore probabilità di spaccare le lame o sovraccaricare il motore.
Per finire la carrellata delle differenze principali possiamo in oltre dire che la sega da traforo non è molto precisa nei tagli dritti. Non si ha modo di applicare un righello al piano di lavoro che normalmente ha una forma arrotondata. Ci si deve affidare alla manualità oppure ai tagli di una sega a nastro.
Chiariti questi importanti aspetti vi passo a descrivere la mia sega da traforo Scheppach DECO SL, partendo da un po’ di dati:
L’azienda
Scheppach è una marca tedesca di macchine per la lavorazione del legno e attrezzature da giardino ad Ichenhausen, Baviera, in Germania. La ditta fu fondata nel 1927 da Josef Scheppach a Niederraunau, sempre in Baviera, come ditta famigliare. In origine producevano solo macchine agricole e seghe circolari per legna da ardere.
Negli anni successivi decidono di abbandonare la produzione di macchine agricole e alla metà degli anni ’70 la produzione inizia ad incentrarsi solo sullo sviluppo e sulla produzione di macchine per la lavorazione del legno. Ad oggi ha ingrandito la sua storica sede a Ichenhausen ed ha ampliato il suo mercato anche in Francia ed Australia. Ha aperto recentemente anche una linea complementare alla lavorazione del legno, ovvero le attrezzature per il giardinaggio.
La crescita costante di questa azienda l’ha portata a diventare specialista indiscusso nel settore, continuando ad ampliare la gamma di macchine e accessori con grande successo fino ai giorni nostri.
Basandomi sulla mia soddisfazione nell’acquisto di utensili tedeschi, ho ritenuto che questa sega facesse al caso mio. E facendo sempre caso al prezzo non ho potuto non notare anche l’eccellente rapporto qualità/prezzo. Per soli 99 euro non potevo chiedere di meglio.
Che modello prendere?
L’unica grande difficoltà che ho trovato nel reperire informazioni on line è che ci sono moltissimi modelli di questa sega e quindi è un po’ difficile un confronto ma ho comunque trovato un modo per aiutarvi un pochino nella scelta della più adatta a voi.
Prima cosa da tenere in considerazione è il prezzo, prezzi simili, diciamo nel range tra i 100 e i 200 euro e nomi simili si tratta del medesimo corpo macchina (o con piccole varianti) e a cambiare sono gli accessori. Per esempio:
- DECO XL
- ha l’interruttore a pedale
- FLEX SL
- ha un albero flessibile per lavori di precisione tipo quello in dotazione dei Dremel al quale è possibile applicare punte da trapano o frese rotanti e altri accessori
- DECO-XLST
- potenza 120 W, ha interruttore a pedale e un cavalletto dove montarla per garantirne maggior stabilità
- SD1600V
- potenza 120 W e arriva fino a 1700 giri, ha un ugello soffiante flessibile e una lampada a led più grande
Prendere in considerazione anche questi che ho definito accessori, ma in realtà sono compresi nell’acquisto del macchinario, è una buona idea visto i prezzi contenuti.
Quello che secondo me andrebbe valutato più attentamente è dove andrete a piazzarla nel vostro laboratorio. Se è su un piano libero e vi potete appoggiare accanto alla sega a lavorare è interessante avere l’albero flessibile per i lavori di precisione, ma considerate che avrete all’incirca 1 metro di agio nei movimenti.
Insomma molte soluzioni tutte valide, ma io che non avevo particolari esigenze, ho optato per la versione più basica. Infatti la sega da traforo Scheppach DECO SL ha in dotazione solo la lampada led e il regolatore di velocità.
Dettagli tecnici
Eccovi qui una carrellata di informazioni tecniche in modo che sia più facile capire con che attrezzo abbiamo a che fare e confrontarlo con altri similari:
Specifiche tecniche
Tensione:
230-240 V | 50 Hz
Potenza assorbita:
70 W S1
90 W 15 min S2
Numero di corse:
550-1500 giri/min
Movimento di corsa:
18 mm
Lunghezza della lama circa:
127 mm
Sporgenza:
405 mm
Altezza taglio max a 45°:
20 mm
Altezza di taglio max a 90°:
50 mm
Superficie di ingombro:
650 x 255 x 340 mm
Banco orientabile:
0 ° a 45 ° verso sinistra
Dimensione del banco:
254 x 407 mm
Bocchettone di aspirazione diametro:
34,5 mm
Tipo di protezione:
IP20
Valori di emissioni
Livello di pressione acustica L pA:
80,4 dB(A)
Incertezza K pA:
3 dB
Livello di potenza acustica L WA:
93,4 dB(A)
Incertezza K WA:
3 dB
Contenuto
Sega traforo oscillante
Protezione della lama della sega
Tubo flessibile di sfiato
Lame per sega:
2
Chiave a brugola:
2,5 mm
3 mm
Batterie:
2x AAA
Peso prodotto:
8 kg
Come avrete notato questo modello, ma come anche quasi tutti gli altri simili, ha la possibilità di affrontare tagli con inclinazioni da 90° a 45° con una praticissima squadra posta sul lato inferiore del piano di lavoro.
In molte recensioni ho notato che i maggiori problemi incontrati dagli acquirenti sono state riguardanti il tubo flessibile di sfiato, l’inserimento delle lame e la troppo semplice rottura delle lame.
Io posso dirvi che non ho trovato nessuno di questi aspetti come un problema. Certo bisogna sempre ragionare sull’uso che si fa della macchina, molte volte siamo noi a volere usare un determinato attrezzo per lavori per cui non è stato progettato…
Comunque, vi dico la mia impressione e le mie esperienze dopo 2 mesi di utilizzo quasi giornaliero.
Recensione e consigli
Il montaggio della macchina appena tirata fuori dalla scatola è semplicissimo. Basta fissare con le brugole in dotazione il piano e i piedini di scorrimento detti pressori. Dopodiché mettere le pile, anche esse in dotazione, nella lampada a led. E finire con il fissaggio del tubetto di sfiato.
Questo a mio avviso è un po’ troppo piccolo e con troppa voglia di sfilarsi. Anche inserito a fondo, il giorno dopo lo si trova di nuovo staccato. Lavorare quando è staccato è quasi impossibile, troppa segatura finisce sul taglio e non si vede più che linea seguire. La soluzione a questo inconveniente è semplice, basta una fascetta e non si muove più.
Tanto per essere chiari non è che questo tubetto sia dotato di una forza aspirante o di sfiato che viene dalla macchina, bisogna necessariamente attaccare al bocchettone un bidone aspira tutto e usarli in contemporanea. Solo in questo modo si riesce a non avere tanta segatura.
Io che non avevo più spazio ho messo la sega in casa ed ero molto preoccupata per il rumore e per la polvere che si sarebbe inevitabilmente sparsa per tutta casa. In più cosa che non viene assolutamente incoraggiata, io ho usato una vecchia aspirapolvere di casa come assorbi polvere. E’ bastata collegarla con degli adattatori e funziona splendidamente.😇
Il rumore poi, non è affatto così eccessivo. Nessuna lamentela dai vicini, che sentono di più l’aspirapolvere della sega stessa. Certo è una sega elettrica non è che potete immaginare che non faccia nessun rumore, ma rispettando il verso del legno e non segando pezzi eccessivamente densi o alti nessun problema. Comunque sempre meglio della sega a nastro.
Io consiglio veramente di usarla da seduti, è la posizione migliore, la posizione più comoda per fare lavori lunghi e complicati e la posizione da cui avrete sempre miglior visibilità. La luce led è fondamentale anche in un ambiente ben illuminato ed è regolabile. La polvere non finisce mai agli occhi grazie ad una protezione di plexglas davanti alla lama.
I pezzi vanno accompagnati alla lama con delicatezza e lentamente. Bisogna davvero immaginarsi davanti ad una macchina da cucire. Sul collo di cigno c’è un tenditore per la lama che a mio avviso, su tagli non dritti, è meglio lasciarlo teso ma non eccessivamente.
In due mesi io non ho ancora rotto una lama e nonostante le due in dotazione, identiche, ho deciso di acquistarne un set con diversi numero di dentini. Questo perché ad ogni lavoro è corretto abbinare la giusta lama, quindi
Che tipo di lame da traforo scegliere?
Per prima cosa ricordate sempre di scegliere il tipo giusto di lama per il materiale che andrete a tagliare. Parlando esclusivamente di lame da legno ci sono alcune cose da tenere in considerazione:
Le misure, gli agganci, le dimensioni e i denti
Normalmente le seghe da traforo elettriche montano misure universali che si intendono su una misura standard da 130 mm.
Gli agganci o i sistemi di fissaggio possono essere lisci o con perni, normalmente si riescono ad usare entrambe con degli adattatori. La DECO SL funziona perfettamente con le lame con i perni. Ricordatevi sempre che le lame vanno montate con i dentini verso il basso perché la lama taglia quando scende e scorre quando sale.🤓
Le dimensioni delle lame vengono numerate generalmente da inferiore a 0 fino a 12. Quelle inferiori allo zero sono sottilissime e normalmente vengono usate di più sulle seghe da traforo manuali, ma nulla toglie di provare ad utilizzarle anche sulla sega elettrica. Vengono consigliate principalmente per intarsi che devono incastrarsi perfettamente come in un puzzle.
Più la dimensione della lama aumenta (quindi il numero) e più di conseguenza aumenta lo spessore di taglio consigliato. Sono numeri che vengono indicati dalle case produttrici ma in linea di massima possiamo dire che con una lama n.1 si consiglia spessori fino ai 4 mm, poi si sale ad ogni misura di lama 2 mm in più di spessore di taglio. Quindi con la n.2 si consiglia 6 mm, con la n. 3 taglio di 8 mm e via dicendo.
Il conteggio dei denti normalmente viene indicato con l’acronimo TPI (teeth per inch – denti per pollice). A più dentini corrispondono tagli più sottili e stretti, quindi un taglio più lento, un maggior controllo e una maggior precisione. Più diminuisce la quantità di denti si procede più rapidamente nel taglio ma si perde in precisione e il taglio diventa grossolano.
Per ovviare alle dimensioni limitate dal collo di cigno della macchina si possono usare delle lame chiamate omnidirezionali , a spirale o elicoidali che hanno il vantaggio di tagliare in tutte le direzioni in quanto i denti sono fissati a spirale intorno all’asse della lama. Con queste però si hanno tagli più irregolari, sporchi e larghi e sono le più difficili da usare nei tagli dritti.
Infine ci sono le lame con i denti rovesciati. Hanno denti fino a metà lama verso il basso e nell’altra metà verso l’alto. in questo modo si taglia in maniera precisa e pulita anche nella parte inferiore del pezzo ma se non usate con cautela sono facili alla rottura e possono sbavare eccessivamente sia nella parte alta che in quella bassa.
Usare correttamente e sempre i pressori è un modo per evitare rotture alle lame. Senza la giusta pressione sul piano di lavoro il pezzo oscilla eccessivamente e incastra nella maniera errata nel legno. Per non parlare del rumore! 😂🤦🏻♀️
Usando queste accortezze e lavorando senza avere fretta, sentendo quando la macchina sforza e cercando di regolare la forza di spinta e la velocità della macchina è più facile riuscire a fare dei buoni lavori e spaccare pochissime lame. Nel caso non è un dramma costano veramente poco e il cambio non è affatto difficile come si può immaginare.
Come in tutte le cose l’importante è darsi tempo di imparare e solo con la pratica si raggiungono le malizie giuste. Spero di avervi comunque dato dei consigli utili anche se siete già esperti!
Conclusione piuttosto scontata, consiglio l’acquisto di questa sega da traforo Scheppach. Se nel tempo mi pentirò dell’acquisto state certi che ne parlerò in un altro articolo! Per ora vi lascio alle vostre prove con un brevissimo video del mio ultimo lavoro in miniatura totalmente realizzato in legno con coltello e la sega da traforo.
E anche per questo mese è tutto, ma non disperate, ci sono altri articoli da leggere della categoria ATTREZZATURE! Per esempio ho provato per voi i coltelli Focuser Carving, clicca il link per leggere l’articolo! Ciao, a presto! 😘😘😘
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